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29 Mar 2014

dinamoGrandissima e interessata partecipazione giovanile per l'evento organizzato al PalaSerradimigni dal Comando Provinciale dei Carabinieri, dalla Dinamo e dalla sua Fondazione

Stoppa la droga. Una giornata dedicata ai ragazzi delle scuole superiori di Sassari e dell'hinterland. Una giornata per dire «No» alla droga, per educare al rispetto della legalità  e dei valori che la sostengono e rafforzano. Una giornata organizzata al PalaSerradimigni dal Comando Provinciale dei Carabinieri, dalla Fondazione Dinamo e dalla Dinamo Banco di Sardegna in collaborazione con il Sert e il Provveditorato agli studi. Valori che sono proprio dello sport, della pallacanestro e della Dinamo, valori promossi dalla Fondazione Dinamo, valori che devono essere veicolati, trasmessi e recepiti. Gli studenti, i giovani e i loro docenti, affollano gli spalti di piazzale Segni. Sul parquet, assieme al presidente della Fondazione Dinamo Carlo Sardara, seduta sulla sua panchina è presente al gran completo anche la squadra di coach Meo Sacchetti, un esempio da seguire che ha messo a disposizione dell'iniziativa il suo appeal e i suoi giocatori chiamati ad essere attori in mini spot che invitano, come da slogan della campagna, a «Stoppare la droga». A fondo campo c'è un maxischermo che proietta contributi multimediali utili a spiegare e raccontare il fenomeno e i suoi effetti. A metà  campo il colonnello Pietro Salsano comandante provinciale dei Carabinieri di Sassari, il professor Giuseppe Fara in rappresentanza del Provveditorato agli Studi, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara, il dottor Vincenzo Morgante direttore della testata giornalistica regionale Rai, il dottor Gregorio Salis psicologo del servizio dipendenze della Asl di Sassari, il direttore della Nuova Sardegna Andrea Filippi sono relatori chiamati a offrire il loro prezioso punto di vista. Ico Ribichesu, speaker del PalaSerradimigni presenta gli ospiti e scandisce i tempi, alcuni contenuti hanno un forte impatto sui ragazzi, che seguono con attenzione.

La scena. Proiezione immagini articoli da rassegna stampa che mostrano come e quanto è diffuso il fenomeno droga nella provincia di Sassari, parole e numeri che tracciano un quadro preoccupante e allarmane, per l'intera comunità  e soprattutto fra i giovani. «Stoppa la droga» è il messaggio ribadito in parole e immagini e rivolto ai ragazzi. Slide realizzate ad hoc e illustrate dal colonnello Salsano mostrano gli effetti delle sostanze stupefacenti e i danni apportati all'organismo, fanno un excursus sulla «storia» e diffusione del fenomeno, sulle varie tipologie, puntano l'attenzione sulle cause che portano al consumo, sul coinvolgimento dell'individuo e sulle scelte che condizionano l'agire del consumatore. Passa sullo schermo il contributo del popolare attore Raul Bova, che guarda l'obiettivo e parla in maniera efficace e vera ai tantissimi ragazzi presenti sugli spalti di piazzale Segni. La parola passa agli esperti che spiegano nel dettaglio cosa accade a chi fa uso di droga e come il fisico e la mente reagiscono al consumo di sostanze stupefacenti. Il tenente Macrì del nucleo operativo Porto Torres spiega poi le conseguenze a livello di sanzioni penali e amministrative legate a traffico e consumo di sostanze stupefacenti e psicotiche. «O ci sei, o ti fai: io voglio esserci» e uno dei messaggi destinati ai giovani. La palla passa poi alla Dinamo: parte il presidente Stefano Sardara, poi tocca a Brian Sacchetti, Jack Devecchi e Drake Diener con il tecnico biancoblu Meo Sacchetti a chiudere portando in dote la sua esperienza di padre e coach. Chiude il colonnello Salsano ringraziando chi ha contribuito alla realizzazione dell'evento e chi ha partecipato alla giornata. Sullo schermo passano poi le immagini dei trionfi della Dinamo, con tutti i giocatori che lanciano chiaro e forte il messaggio: «Con la droga non avrei potuto vincere» «La Droga uccide i sogni: senza droga li ho realizzati».

Le parole. Dottor Vincenzo Morgante, direttore della testata giornalistica regionale Rai: «Sono veramente contento di essere qui a ss per un'iniziativa che vede insieme ai ragazzi due espressioni del meglio dell'Italia nel mondo. L'arma dei carabinieri e la dinamo insieme per un'iniziativa importante ed interessante. Il dottor Gregorio Salis psicologo del servizio dipendenze della Asl di Sassari: «Siamo presenti da anni negli istituti superiori della Città , se un ragazzo nella sua vita vive l'esperienza dell'essere preso in considerazione nella vita di tutti i giorni non ha bisogno di sperimentare e far uso di queste sostanze. Assieme ai vostri docenti cerchiamo di far capire quanto sia importante ascoltarsi e farsi ascoltare. Lo sport è un fattore protettivo, l'attività  sportiva insegna molto a voi giovani». Stefano Sardara, presidente della Dinamo Banco di Sardegna: «Vorrei farvi riflettere sul fatto che siete il nostro futuro, dovete crederci. La cosa più bella è che si può e si deve sognare perché spesso i sogni si realizzano. Quando si realizzano i sogni si provano effetti ben superiori a quelli della droga, io questi effetti li ho provati la sera che abbiamo vinto la coppa Italia. E allora sogniamo, non buttiamoci via». Brian Sacchetti: «Voi siete tutti ragazzi giovani avete il futuro nelle vostre mani, noi come giocatori di basket abbiamo deciso di non fare affidamento alle droghe per realizzare i nostri sogni e grazie a quest'ambiente sano ci stiamo riuscendo. Non vale la pena rischiare quando si può avere una vita sana, metteteci la testa e non fate cavolate». Jack Devecchi: «E' già  stato detto tanto, dovete essere bravi a non farvi trascinare, la droga è la via più breve ma quando si fanno sacrifici ci si tolgono belle soddisfazioni, anche nello sport succede con il doping ma in realtà  l'uso di queste sostanze non porta lontano. Chi si droga non arriva a realizzare i propri sogni». Drake Diener: «Ciao ragazzi. E' questo il momento in cui dovete formarvi e crescere mentalmente». Meo Sacchetti: «Io ho tre figli, a loro ho detto che le tentazioni sono tante però bisogna essere forti per sapere dire no, ogni tanto è facile farsi tirare dentro dal gruppo, voi dovete avere la personalità  forte per dire no e non rovinarsi la vita, perdere gli amici e la famiglia. Lo sport aiuta molto in questa situazione, per arrivare ad avere successo molti usano scorciatoie, nel basket da giocatore non ho avuto la certezza che i miei compagni non assumessero sostanze, però ricordo un giocatore con grandi sbalzi d'umore. I ragazzi devono aiutare i propri compagni quando sono in difficoltà  anziché girare la faccia, non solo le droghe ma anche l'abuso di alcol ha conseguenze devastanti. State attenti e godetevi la vita».

Sassari, 29 marzo 2014

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna