
Ieri i campioni d’Italia hanno incontrato i detenuti del carcere nuorese di badu e Carros: un confronto intenso e carico di emozioni per tutti i partecipanti.
Una delegazione della Dinamo Banco di Sardegna ieri ha fatto visita al carcere di Badu e carros: presenti il presidente Stefano Sardara, il vice presidente Gianmario Dettori, il gm Federico Pasquini, coach Meo Sacchetti e i giocatori David Logan, Giacomo Devecchi, Denis Marconato, Brent Petway, Christian Eyenga, Lorenzo D’Ercole e Yuki Togashi. La delegazione biancoblu è stata accolta dal Comandante di reparto della Polizia Penitenziaria Vice Commissario Alessandro Caria, la Dott.ssa Sandra Ciccotti, responsabile area trattamento. Presente anche il Procuratore di Nuoro Dott. Andrea Garau: il gruppo è stato condotto nella sala comune dove è avvenuto un incontro-confronto con alcuni detenuti.
Badu e Carros. Ad aprire l’incontro tra la Dinamo e gli ospiti del carcere l’intervento del Comandante della Polizia penitenziaria Vice commissario Alessandro Caria, che ha portato i saluti del direttore del carcere: “Porto i saluti della Dott.ssa Carla Ciavarella che purtroppo oggi non può essere con noi in questo importante incontro: speriamo in futuro si possa organizzare un’iniziativa analoga anche con lei”.
A fargli eco il Dott. Oppo, garante dei diritti dei detenuti: “Voglia ringraziare la Dinamo per questa iniziativa: è una grande emozione per tutti noi avere il privilegio di accogliere i campioni d’Italia”.
Fabrizio Beccu, presidente dell’amministrazione comunale di Nuoro: “Porto i saluti dell’amministrazione comunale, che è rimasta molto colpita dall’iniziativa. Siamo felici di questa visita e ci complimentiamo con la Dinamo, non solo per le imprese sportive ma anche per l’approccio dimostrato nel sociale. Vi rinnoviamo l’invito per venirci a trovare e ci teniamo a sottolineare che a Nuoro sarete sempre a casa”.
La parola quindi al Procuratore di Nuoro Dott. Andrea Garau: “Sono commosso dall’iniziativa e dalla grande sensibilità mostrata: Badu e carros è una struttura speciale perché lo sono i suoi ospiti. Lo sport è a mio parere la più grande metafora di vita che esista, ci permette fin da piccoli di assorbire i valori della convivenza civile nel pieno rispetto del prossimo: per questa ragione sono convinto che la Dinamo sia la giusta ambasciatrice di valori positivi e di crescita. Sono altresì convinto che questo incontro possa essere molto proficuo”.
Il presidente biancoblu Stefano Sardara non ha nascosto l’emozione per l’incontro, primo nel suo genere: “Siamo davvero felici di essere qui, noi come Dinamo cerchiamo di rappresentare il futuro e il fatto di essere diventati campioni d’Italia non ci ha cambiato minimamente: siamo sempre gli stessi e teniamo i piedi per terra”. Il numero uno ha quindi fatto il primo omaggio agli ospiti del carcere: “Quella che vedete è una card di abbonamento virtuale; vogliamo donarvela in modo che i primi che ne avranno modo potranno venire ad assistere a una nostra partita. Il nostro è un regalo ma soprattutto un augurio”. Ilarità nella sala dopo che uno dei detenuti si è accertato che l’abbonamento non avesse data di scadenza dell’abbonamento, visto la lunga permanenza ancora da scontare.
Incontro-confronto. Spazio quindi al dibattito tra i giocatori e i detenuti: i giganti sono stati presentati uno ad uno dal Dott. Oppo, al capitano Devecchi il compito di rompere il ghiaccio e chiedere se in carcere fosse possibile vedere le partite. Tante le tematiche trattate, molte le curiosità poste ai giocatori: dalle sensazioni e dall’accoglienza ricevuta a Sassari, dalle problematiche della lingua per gli straniere alla possibilità di qualche episodio di razzismo. Gli ospiti di Badu e Carros hanno chiesto quali siano state le sensazioni dei campioni d’Italia nell’entrare per la prima volta nel carcere, incuriositi dalla visita dei giganti e dalla percezione che hanno avuto all’ingresso nella struttura di sicurezza.
Scambio di doni. I detenuti hanno fatto dono al presidente Sardara di alcuni lavori artigianali e della maglia della loro squadra: i campioni d’Italia hanno consegnato dei palloni autografati e una canotta della precedente stagione, in attesa di poterconsegnare quella con lo scudetto cucito sul petto. “Siamo commossi dai vostri doni _ ha concluso il presidente _ vi promettiamo di esporli in Club House così da poterci sempre ricordare di voi e di questo meraviglioso incontro”.
Sassari, 10 settembre 2015
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna