
Ieri, di rientro dal tour cagliaritano, i ragazzi del presidente Sardara hanno fatto visita alla tifosa numero uno Susanna Campus.
Anche stavolta la promessa è stata mantenuta. Ieri sera al termine del tour a Cagliari la delegazione biancoblu capitanata dal presidente Stefano Sardara e composta da il vice presidente Gianmario Dettori, l'amministratore delegato Carlo Sardara, coach Meo Sacchetti e i suoi assistenti Paolo Citrini e Massimo Maffezzoli, Matteo Boccolini e i giocatori Manuel Vanuzzo, Jack Devecchi, Brian Sacchetti, Massimo Chessa e Matteo Formenti, ha fatto visita alla tifosa numero uno Susanna Campus.
La promessa, fatta dal presidente Stefano Sardara alla sua amica Susanna, è stata rispettata: i suoi ragazzi sono rientrati da Reggio Emilia con il più importante dei trofei in palio nella stagione, il tricolore. I neo campioni d'Italia hanno ascoltato le parole scritte da Susanna e lette dal numero uno biancoblu, con attenzione ed emozione. “Ho sempre creduto che potevamo vincere lo scudetto _ha scritto la Susy_ non per niente dopo la Coppa Italia avevo chiesto a Stefano di promettermelo. Ha dovuto pensarci un po' ma, qualche mese fa, ha fatto la sua solenne promessa di vincere quella pezzetta di stoffa tricolore che desideravo tanto”. La grande Susanna ha sofferto e tifato per i suoi Giganti da casa, guardando Gara 7 in tv: “in quella partita avevate una marcia in più, c'erano circa 6000 malati di SLA che vi spingevano e vi davano la loro forza. Il logo Aisla disegnato all'altezza del cuore vi ha dato il coraggio per vincere anche per noi. Questo scudetto è anche nostro, grazie a voi è anche di chi non può camminare, correre, saltare, esultare respirare autonomamente”.
I giganti biancoblu hanno quindi fatto la foto tutti insieme con la tifosa numero uno e la Coppa, in un clima di grande felicità: al capitano Vanuzzo il compito di stappare lo spumante per il brindisi con la “Diva”. Ma prima di andare via Susanna ha chiesto al suo presidente e amico di farle una nuova promessa, che resterà tra lei e la piccola delegazione che ieri le ha fatto visita.
La posta in palio questa volta è davvero irraggiungibile, ma non è forse questa la più grande delle lezioni che ogni giorno Susanna dà a tutti noi? Provare a rendere possibile l'impossibile è la via per continuare a costellare la propria vita di sogni, trovando ogni giorno nuove energie per combattere e affrontare la quotidianità. In barba alla SLA.
Sassari, 01 luglio 2015
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna