
Alla scoperta dei «piccoli giganti» del Settore Giovanile della Dinamo Banco di Sardegna: palla al capitano dell'Under 14 biancoblu Edoardo Masala
Come e a che età hai iniziato a giocare a basket?
«Ho iniziato a giocare a basket a sei anni, in una squadra il cui allenatore è un amico di mio padre. Ho giocato lì sino allo scorso anno quando sono approdato nell'Under 13 della Dinamo Banco di Sardegna ed è iniziata la mia avventura biancoblu».
Seguivi la Dinamo da tifoso prima di entrare a far parte del suo vivaio?
«Mio zio mi portava al palazzetto a vedere le partite sin da quando ero piccolo. Da lì è nato il mio amore per la pallacanestro, il mio amore per la Dinamo».
C'è un giocatore cui ti ispiri o ti sei ispirato?
«Mi ispiro particolarmente a Caleb Green, perché oltre ad essere un giocatore completo mette in campo una grinta ed una tenacia non comuni. In passato mi sono ispirato invece a Bootsy Thornton, tanto che ho scelto di giocare con il suo numero di maglia: il 10».
Da capitano, come descriveresti la tua squadra? Che rapporto hai con i tuoi compagni?
«La nostra è una squadra molto affiatata, in cui regnano l'armonia e l'amicizia, fra i vecchi compagni e con i nuovi arrivati. Quest'anno abbiamo ottenuto buoni risultati, ma sono certo che possiamo crescere ancora».
Quanto aiuta l'allenamento nella crescita di un cestista?
«L'allenamento è tutto, in particolare per i giovani: attraverso il lavoro in palestra e sul campo impari non solo la tecnica, ma anche la disciplina, il sacrificio, la gestione della fatica, oltre a creare l'intesa con i tuoi compagni».
A proposito di basket…hai un sogno nel cassetto?
«Il mio sogno, ovviamente, è quello di diventare un professionista. Uno più grande? Giocare con la prima squadra…».
Sassari, 16 aprile 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna