
Il debutto del Banco di Sardegna in una competizione europea
Era il 7 novembre 2012, in un PalaSerradimigni gremito la Dinamo si affacciava per la prima volta nella sua storia in una competizione continentale. I biancoblu avevano conquistato il pass per l’Europa nella incredibile cavalcata dei playoff nella stagione precedente: nel secondo anno in massima serie il club aveva centrato i playoff. Nei quarti di finale il Banco aveva archiviato la pratica Virtus Bologna con un sorprendente 3-0 destinato a restare nella storia: Gara2 al PalaSerradimigni si era decisa con una bomba allo scadere di Man-Drake Diener mentre a espugnare l’Unipol Arena delle V nere era stata la tripla del capitan Vanuzzo, servito da Quinton Hosley con pochi centesimi sul cronometro. Nella prima semifinale della sua storia la Dinamo aveva incontrato la Mens Sana Siena, squadra campione in carica, che aveva agilmente conquistato il biglietto per la finale. Ma quella pagina di storia appena scritta dai giganti si arricchiva di un nuovo importante traguardo: la Dinamo Banco di Sardegna, squadra nata nel campetto di una scuola di provincia, conquistava l’Europa e si guadagnava la ribalta continentale. Per la prima volta nella storia del basket europeo una squadra sarda prendeva parte a una competizione continentale: l’Eurocup.
L’urna del sorteggio aveva decretato l’inserimento dei Giganti nel gruppo H della regular season insieme alla Stella Rossa, Orleans e Siviglia. Debutto in casa nella prima giornata contro la formazione spagnola del Cajasol Siviglia: il 7 novembre 2012 ore 20:45. Una data destinata a entrare nella storia di quella Dinamo Banco di Sardegna che, nella cavalcata alla conquista delle principali ribalte vestiva i panni di rookie in Europa: a quella stagione ne sarebbero seguite altre sei.
E non poteva esserci debutto migliore di una vittoria: quel 7 novembre 2012 i giganti si imposero su Cajasol Siviglia per 87-84. Era il Banco di Sardegna della pattuglia italiana composta dal capitano Manuel Vanuzzo, dal Ministro della difesa Jack Devecchi, del pretoriano Brian Sacchetti e dal play Mauro Pinton; dei cugini Diener, il genio della lampada Travis e il cugino Man-Drake, al secondo anno in Sardegna, del veterano Bootsy Thornton, del centro dell’Alabama Tony Easley, del lungo Michael Ignerski. Era il secondo anno del piccolo Marco Spissu nella massima serie, oggi protagonista in maglia Dinamo.
Il match. Nella sfida i giganti avevano aperto le danze con un primo quarto da 25-21, protagonisti Bootsy Thornton (che chiuderà con 26 punti a referto) dall’arco e Easley nel pitturato, sotto la sapiente e illuminata regia di TD12. Anche il secondo quarto si chiuse in favore del Banco di Sardegna, con il giocatore ex Mens Sana a dominare sul parquet (45-42). Al rientro dagli spogliatoi gli andalusi firmarono un break da 21-28 condotti da Juan Jose Triguero, per il vantaggio spagnolo al 30’. Negli ultimi 10 minuti si decise tutto: pressing alto degli spagnoli, le triple di Devecchi e Drake Diener riportarono la parità. Thornton e Ignierski decisivi nel finale: game, set and match.
Il tabellino.
Dinamo Banco di Sardegna 87- Cajasol Siviglia 84
(25-21;20-21; 21-28; 21-14)
Dinamo Banco di Sardegna. Binetti, Laguzzi, Devecchi 5, Thornton 26, Ignerski 7, T. Diener 12, Sacchetti 7, D. Diener 16, Vanuzzo, Pinton, Diliegro 9, Easley 5.
All. Meo Sacchetti
Cajasol Siviglia. Tepic 4, Triguero 15, Asbury 19, Burjanadze 4, Satoransky 6, Porzingis, Balvin, Sastre, Bogdanovic 15, Holland 16, Radicevic 1.
Sassari, 07 novembre 2017
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
